Abbiamo già molte delle tecnologie che rappresentano il cuore della transizione energetica, il passaggio a un’economia che tende alle emissioni nette zero. Ma c’è bisogno di accelerare l’innovazione tecnologica per rendere sempre più conveniente questo percorso. Perciò Terna ha organizzato a San Francisco l’Innovation Zone Forum, una serie di eventi dedicati alla valorizzazione delle startup con cui il Gruppo collabora e al confronto con player dell’energia, europei e statunitensi, e investitori americani, sulle sfide e sulle tecnologie innovative legate al futuro del sistema elettrico.
Al centro dell’attenzione del Forum è stata la gestione avanzata delle reti elettriche. Si tratta di andare oltre gli obiettivi già raggiunti tenendo conto di due elementi: un aumento quantitativo e qualitativo della domanda. L’aumento delle quantità in gioco è determinato dall’avanzata del processo di elettrificazione che riguarda anche settori, come la mobilità, che in passato hanno utilizzato in maniera ridotta l’energia elettrica; in altri casi, come quello degli edifici, crescono le funzioni e i servizi che utilizzano energia elettrica invece di combustibili fossili. C’è poi un salto sotto il profilo della qualità perché le esigenze di efficienza e di miglioramento delle performance collegate alle smart grid e ai processi di digitalizzazione impongono standard sempre più alti e perché le mutate condizioni climatiche, con l’alternarsi di picchi di temperature molto elevate e di tempeste violente, provocano situazioni di stress a cui la rete elettrica deve essere in condizione di far fronte.
Terna dunque deve affrontare una sfida ambiziosa: gestire con tecnologie all’avanguardia una rete di trasmissione sempre più complessa, incentrata sulle fonti rinnovabili, non programmabili e intermittenti. Il Gruppo ha la responsabilità di realizzare il sistema elettrico del futuro e abilitare una twin transition, energetica e digitale, che sia giusta e renda il sistema non solo affidabile, ma anche accessibile a tutti.
L’Innovation Zone Forum è stata quindi la prima iniziativa di Terna per rispondere a questa sfida globale, mettendo attorno allo stesso tavolo player internazionali dell’energia e dell’innovazione, e adottando un approccio di open innovation quale strumento per implementare tecnologie all’avanguardia in un futuro decarbonizzato e digitalizzato. Il Forum, organizzato da Terna con il supporto del Centro Italiano di Innovazione presso INNOVIT (Italian Innovation and Culture Hub), del Consolato Generale d’Italia a San Francisco e del partner Mind the Bridge, ha riunito in California investitori clean tech della Silicon Valley, esponenti europei e statunitensi del mondo dell’energia, startup e rappresentanti del mondo della ricerca.
“Terna punta a confermarsi come un’azienda leader nell’innovazione tecnologica al servizio di una transizione energetica e digitale giusta”, ha dichiarato l’amministratore delegato e direttore generale Giuseppina Di Foggia, che ha guidato la delegazione del Gruppo. “L’Innovation Zone Forum ha consolidato il nostro ruolo di aggregatore di player internazionali dell’innovazione, a partire da quelli del settore energetico. Come azienda strategica per il sistema Paese, abbiamo la responsabilità di promuovere all’estero le eccellenze italiane dell’innovazione. Per questo motivo, abbiamo avviato un percorso di valorizzazione delle startup, lavorando fianco a fianco con loro per prepararle al mercato USA, portandole con noi a San Francisco e introducendole a nuovi interlocutori e potenziali investitori della Bay Area, ai quali hanno presentato le proprie tecnologie. L’obiettivo per loro è trovare nuovi clienti e nuovi investitori negli Stati Uniti. Crediamo nelle soluzioni innovative promosse da queste startup e, in particolare, nella loro capacità di affrontare, insieme a noi, le sfide tecnologiche della transizione energetica”.
Durante la prima giornata del Terna Innovation Zone Forum cinque startup italiane hanno presentato le loro tecnologie per il settore energetico, relative a diversi ambiti, tra cui la manutenzione dell’infrastruttura elettrica, le operation e la resilienza della rete. Si tratta di soluzioni testate da Terna in veste di validatore industriale. Alcune delle startup sono parte del portfolio di Terna Forward, il veicolo di Corporate Venture Capital del Gruppo; altre hanno collaborato con Terna in progetti chiave per l’azienda.
Si tratta di: Wesii, una società italiana leader di mercato nei servizi di ispezione e telerilevamento nel settore delle infrastrutture energetiche che si è concentrata, sin dalla sua fondazione nel 2016, sull’uso di droni e di aerei, dotati di telecamere ad alta definizione e termiche a infrarossi, per l’analisi termografica degli impianti rinnovabili e delle infrastrutture elettriche; WSense, una società deep-tech nata come spinoff dell’Università Sapienza di Roma e specializzata in soluzioni chiavi in mano di monitoraggio e comunicazione subacquea wireless; Eoliann, una startup torinese del climate tech che utilizza dati satellitari e algoritmi di machine learning per prevedere la probabilità, l’intensità e l’impatto di eventi climatici estremi, al fine di migliorare la resilienza delle infrastrutture e la gestione del rischio climatico; Hypermeteo che sulla base della combinazione di dati disponibili tramite sensori, di modelli deterministici e di algoritmi sviluppati in proprio produce una griglia di dati meteo-climatici con una risoluzione spaziale molto accurata; Mela Works che ha sviluppato la piattaforma Mela, una soluzione per smartphone in grado di gestire i lavori di cantiere e monitorarne i costi attraverso un’interfaccia semplice e intuitiva.
La sede di Mind the Bridge, partner di Terna a San Francisco, ha poi ospitato la seconda giornata del Forum, dedicata all’Energy Industry Innovation Talk: Focus on Grid. L’iniziativa ha rappresentato un’opportunità di interazione e confronto tra Terna, altre aziende energetiche europee e statunitensi e alcuni importanti fondi di investimento in ambito clean tech.
Tra gli esempi concreti di tecnologie innovative presentate durante la giornata c’è stata quella proposta da una startup in cui Terna e il gestore della rete di trasmissione spagnolo hanno investito congiuntamente attraverso i rispettivi veicoli di Corporate Venture Capital: Unusuals. La startup propone una soluzione di asset management basata su un software che sfrutta l’intelligenza artificiale e l’analisi avanzata dei dati visivi. Questo strumento è in grado di rilevare automaticamente le anomalie presenti sulle infrastrutture, offrendo un approccio innovativo alla gestione degli asset. Tali soluzioni non solo rendono più efficienti i processi di monitoraggio e manutenzione, ma permettono anche una rapida e proattiva identificazione dei guasti, garantendo così una maggiore affidabilità e continuità operativa delle risorse critiche della rete.
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