Andrea Biancani fa cose. Meglio. Andrea Biancani dice cose. L’ultima (o la penultima perché le idee del sindaco di Pesaro viaggiano molto più veloci di una rubrica cadenzata) è su un nuovo parcheggio in città. Di più. Un nuovo parcheggio multipiano, che già a metterla così uno proietta la sua visione del futuro sulla malinconia novembrina di un silos a Linate Segrate piuttosto che sul rutilante 111 Lincoln Road di Miami (ebbene sì, anche i multipiano hanno le loro archistar).
Ma, a dire il vero, al momento, l’effetto Linate a novembre pare avere la meglio per graduare il termometro del sentiment dei pesaresi, almeno in quella fascia che fa dibattito e di dibattito (e polemiche) si nutre. Ovvero: 1) social, 2) bar, 3) piazza (del Popolo), 4) ambientalisti, 5) spin off di ambientalisti, 6) comitati/associazioni, 7) spin off di comitati/associazioni, 8) opposizione, 9) spin off di opposizione, 10) penstastellati.
Eh già perchè anche ai 5 Stelle di lotta & di governo si è “sfrizzolato” il velopendulo al lancio della doppia proposta sulla sosta dato che il sindaco, lungi dalla ricerca dell’understatement dello stallo, ha immaginato una Pesaro prossima e ventura con due multipiano, uno in zona caserma, l’altro in piazzale Carducci, piazza quest’ultima già abbastanza sgarruppata da non meritare di subire un attacco claustrofobico per mancanza di spazio. Conclusione? Una serie di bocciature. Per i 5 Stelle, con annessi sfrigolamenti di maggioranza, si tratta di «un pensiero superato: mentre si creano hub di scambio nelle periferie, si propone ancora di costruire nuovi parcheggi nel cuore storico della città». Che è poi il sunto della galassia green e della stessa opposizione.
Qualcuno ci vede anche uno speculare paradosso; città della bicicletta (e delle ciclabili) e anche dei parcheggi. Ma, al netto delle sensibilità votate alla mobilità sostenibile, i parcheggi in più servono, non fosse altro per il fatto che il centro storico, che un tempo si stava svuotando, sta ritrovando una sua appetibilità residenziale grazie a riqualificazione mirate. Sulla carta altre ne verranno, frutto di diverse operazioni immobiliari private e pubbliche, dall’ex cinema Duse a Palazzo Scattolari, ma anche i progetti Erap/Comune per l’housing sociale come all’ex oratorio delle zoccolette o a Palazzo Aymonino (e infiliamoci pure il San Benedetto in una botta di ottimismo). Ma non tutti gli appartamenti dispongono di garage, ergo il gioco a incastri della sosta si sviluppa oltre la cinta perimetrale della Ztl: togli là, aggiungi qua, livella qui.
Escludendo l’ormai storico Curvone, parcheggi multipiano non ne esistono e negli anni si è cercato di alleviare il peso della ricerca di un posteggio con soluzioni tampone, opportunità offerte più dall’evolversi di singoli eventi che da una pianificazione strategica.
Finanziamo strutture per affitti brevi
Gestiamo strutture per affitto breve
Oggi, per esempio, in zona mare l’area di Villa Marina è comunque l’unico consistente sfogo estivo e, grazie alla presenza delle scuole, ha anche un suo dignitoso movimento invernale, il San Decenzio 1 e 2 è il solo, abbastanza a ridosso del centro, a possedere le phisique du role dell’hub attraverso un accorto potenziamento del servizio navette, magari anche serale, così come la zona di via dell’Acquedotto, interessata tuttora a quel progetto Sprint legato al bando delle Periferie che nel tempo si è un po’ imbolsito. E visto che, finalmente, dopo anni e più amministrazioni comunali che si sono succedute, si è pure concluso il contenzioso di Porta Cappuccina dove, pur difettando al momento dell’adeguata sistemazione necessaria, la sosta attuale sarà pure da Camel Trophy, ma si tratta comunque di una zona sempre in overbooking, un buon compromesso tra le diverse esigenze sarebbe quello di realizzarvi un comodo multipiano appiccicato alla stazione e facilmente collegato al centro.
O, ancora, in alternativa, – come già ventilato dallo stesso sindaco Biancani che successivamente ha aggiustato il tiro -, perchè non erigerlo dietro il Palazzo di Giustizia, in quel fazzoletto di giardinetto triste, modello “achihaidettocheèintitolato?”, dove adesso al massimo ci sbevazza qualche ragazzino dal tardo pomeriggio? Biancani si consoli: è successo anche al suo predecessore Matteo Ricci di inciampare in un parcheggio. Esattamente 6 anni fa, nell’autunno del 2018, si lanciò il progetto di una sosta a raso nell’area del parco delle Rimembranze, che ospita il Monumento ai Caduti dello scultore Nino Caruso.
Diciamocelo: se si escludono le ricorrenze standard, quelle cadenzate sul 25 Aprile o il 4 Novembre per intenderci, negli altri 360 giorni e rotti il parco è più frequentato da polizia e carabinieri che controllano i bivacchi che altro, ma allora contro la proposta d’agent provocateur si eresse un muro di no bipartisan e trasversale. Non se ne fece niente e tutto restò così com’è. Bivacchi compresi.
* Capo della redazione di Pesaro del Corriere Adriatico
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui