L’Aquila si prepara ad accogliere la seconda edizione di CibAQ – Cibi della tradizione aquilana, un evento ambizioso che dal 22 al 24 novembre si propone di esaltare le eccellenze agroalimentari locali. Sostenuto dal GAL Gran Sasso Velino, questo festival avrà un rilevante impatto nella promozione dei prodotti tipici abruzzesi su scala internazionale, grazie a un programma ricco di attività e incontri dedicati, tra cui il rinomato Premio “Viaggi del Gusto”. Quest’anno, il riconoscimento si concentra sulla scoperta della Regione Abruzzo e delle sue ricchezze gastronomiche.
Dettagli dell’evento e obiettivi
Il CibAQ si terrà in diverse sedi del capoluogo abruzzese, creando un’atmosfera vibrante e coinvolgente per residenti e visitatori. Saranno organizzate degustazioni, workshop e mercatini, permettendo a produttori locali di presentare i loro prodotti e raccontare le storie che li accompagnano. Il tema centrale dell’evento è la valorizzazione del patrimonio agroalimentare, un aspetto cruciale per l’economia locale, specialmente in una regione ricca di tradizioni gastronomiche. Il GAL Gran Sasso Velino, che coordina l’evento, punta a creare connessioni tra territori, produttori e mercati internazionali, rafforzando la visibilità dei prodotti tipici abruzzesi.
Un elemento speciale di questa edizione sarà il tour per giornalisti internazionali, che si svolgerà durante i tre giorni di evento. Questi professionisti del settore gastronomico avranno l’opportunità di esplorare il territorio, scoprire i prodotti tipici e immergersi nella cultura agroalimentare abruzzese. Questo incontro tra presse internazionali ed esperti locali rappresenta un passo importante verso la promozione della Regione e il suo patrimonio culturale post-terremoto.
Premio “Viaggi del Gusto”: un riconoscimento per l’eccellenza gastronomica
Un momento clou di CibAQ sarà rappresentato dal Premio “Viaggi del Gusto”, conferito dal Gruppo del Gusto della Stampa Estera. Quest’anno si celebra la ventesima edizione di questo prestigioso riconoscimento, che si distingue per la sua capacità di segnalare l’eccellenza gastronomica a livello nazionale e internazionale. Il premio si concentrerà in particolare sulla Regione Abruzzo, una scelta che testimonia l’importanza crescente della regione nel panorama gastronomico italiano e oltre.
Il vicepresidente della Giunta regionale con delega all’Agricoltura, Emanuele Imprudente, ha espresso l’orgoglio di ospitare un evento di tale portata nel capoluogo abruzzese. Con otto distretti alimentari certificati, l’Abruzzo ha dimostrato di essere un protagonista nel settore agroalimentare. L’attenzione si rivolge ora verso un processo di aggregazione dei sistemi produttivi, volto a garantire una crescita coesa e sostenibile, capace di resistere alle sfide del mercato.
L’importanza della tradizione gastronomica abruzzese e la ricostruzione post-terremoto
La tradizione gastronomica abruzzese ha radici profonde, e rappresenta un aspetto fondamentale dell’identità culturale della regione. Il CibAQ vuole sottolineare l’importanza di riscoprire sapori antichi, spesso trasmessi di generazione in generazione. Prodotti tipici come il formaggio pecorino, l’olio extravergine d’oliva, i salumi e i vini abruzzesi fanno parte di un patrimonio che merita di essere celebrato e conosciuto in tutto il mondo.
L’evento si inserisce in un contesto di ripresa e ricostruzione che ha coinvolto l’Aquila dopo i drammatici eventi sismici. La valorizzazione delle tradizioni locali non è solo un atto di celebrazione, ma anche un modo per riannodare i legami sociali e culturali della comunità. La rinascita di l’Aquila passa attraverso la promozione della sua identità gastronomica, evidenziando l’importanza del lavoro svolto dai produttori locali nel ricostruire un tessuto economico e culturale coeso e vivace.
Con CibAQ, l’Aquila si propone non solo come destino gastronomico, ma anche come simbolo di speranza e resistenza, capace di attrarre l’attenzione di turisti e professionisti del settore, alla ricerca di un’autenticità che continua a caratterizzare il territorio.
Ultimo aggiornamento il 15 Novembre 2024 da Donatella Ercolano
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