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Ristrutturare casa non passa di moda


7 proprietari su 10 pianificano di ristrutturare casa entro dieci anni e 6 su 10 lo hanno già fatto. I più propensi, quelli di abitazioni mono e plurifamiliari, meno recenti e con efficienza energetica superiore. L’indagine condotta da Nomisma per Rockwool, significativamente intitolata “Verso Case Green tra efficienza energetica e sicurezza dimenticata”, evidenzia le differenti attitudini degli italiani in tema di ristrutturazioni residenziali.

Più attenzione a comfort e sostenibilità, meno sensibilità, invece, per sicurezza e antincendio. Quanto all’accoglienza della nuova Direttiva EPBD, la consapevolezza è in crescita, ma non può dire altrimenti della propensione a investire concretamente nella riqualificazione. Approfondiamo di seguito i dettagli della ricerca.

Ristrutturare casa in Italia: cifre e tendenze

Balza all’occhio, come anticipato, che il 70% dei mille proprietari interpellati ha pianificato di ristrutturare casa entro il 2034. Un altro 61% ha eseguito interventi negli ultimi 10 anni. Inoltre, il 45% degli intervistati, oltre ad aver già ristrutturato, intende avviare nel prossimo futuro ulteriori lavori. Rimane invece un 14% che non ha mai fatto nulla e non ha intenzione di provvedere.

La tendenza alla ristrutturazione è maggiore tra gli abitanti di case singole o plurifamiliari, rispetto a chi abita in condominio, indipendentemente dalla dimensione. Anche i proprietari di immobili datati sono più propensi ad avviare lavori di rinnovamento. Altro fattore chiave, l’attenzione all’efficienza energetica: chi ristruttura casa frequentemente tende a farne valutare la classe energetica. Queste abitazioni mostrano un livello di efficienza energetica superiore rispetto a quelle di chi non intraprende azioni. Ciò si “scontra”, tuttavia, con un 41% di intervistati che non ha ancora valutato la classe energetica della propria casa.

Fonte: indagine “Verso Case Green tra efficienza energetica e sicurezza dimenticata” di Nomisma e Rockwool

Comfort, efficienza o incentivi? Gli obiettivi dei proprietari

Il comfort abitativo è il principale motivo per cui le persone scelgono di ristrutturare, con oltre il 50% delle risposte: il 51% fra chi ha ristrutturato e 55% fra chi ristrutturerà. Sta facendo però rapidamente capolino, con ampia fetta di share, la riduzione dei consumi energetici, passando dal 33% di chi ha già realizzato interventi al 53% di chi li realizzerà in futuro.

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Questo balzo di priorità riflette la crescente sensibilità circa l’efficienza energetica la sostenibilità ambientale. Viste anche come opportunità economiche per ridurre i costi energetici. Al contrario, l’attenzione alla sicurezza antincendio non decolla. Viene infatti segnalata come motivazione rilevante solo dal 7% dei proprietari che hanno già ristrutturato e dal 10% di chi ristrutturerà.

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Poca consapevolezza sulla sicurezza antincendio

Si conferma scarsa, dunque, l’attenzione verso l’antincendio. Soltanto il 31% dei proprietari ha intrapreso azioni concrete per migliorarla. Al contrario, il 41% non ha mai preso in considerazione il tema, evidenziando come in Italia ci sia un urgente bisogno di promuovere presso i cittadini cultura e consapevolezza della prevenzione antincendio.

Su questo punto, il report evidenzia anche una conoscenza limitata della normativa, nel 27% dei proprietari, mentre il 19% si ritiene sufficientemente informato sull’argomento. La polizza assicurativa, con il 35%, sembra essere la strategia di protezione antincendio preferita. Una quota rilevante, infine, non ha preso alcuna misura di sicurezza (24%) o non sa cosa fare (23%).

Quali tipologie di intervento

Tra i fattori di scelta dell’abitazione, si prediligono la qualità dei lavori (84%), l’efficienza energetica (77%) e la qualità dell’isolamento (76%). In linea con gli obiettivi perseguiti, sostituzione di porte e infissi e miglioramenti estetici sono i principali interventi realizzati e pianificati. Mentre in passato questi lavori erano spesso accompagnati dall’installazione di impianti di climatizzazione, stiamo registrando un cambiamento di rotta.

Per il futuro, infatti, cresce l’attenzione verso il ripristino e il rifacimento dei sistemi di isolamento, insieme all’installazione di pannelli fotovoltaici per aumentare l’efficienza e l’autosufficienza energetica. 6 proprietari di casa su 10 hanno mostrato anche un’elevata attenzione nella scelta dei materiali isolanti.

Ostacoli e incentivi alle ristrutturazioni residenziali

Se per 1 proprietario su 2 gli investimenti necessari per la realizzazione degli interventi sono il principale motivo per non ristrutturare casa, la disponibilità di incentivi sicuramente rappresenta uno stimolo importante. Il 44% dei rispondenti, infatti, ne ha usufruito per realizzare interventi. I più utilizzati, Bonus Casa (41%), Superbonus 110% (32%) ed Ecobonus (24%). Inoltre, il 78% del campione ha intenzione di sfruttare gli incentivi per i lavori nei prossimi 10 anni. Anche il 34% di chi si dice restio potrebbe decidere di farlo in presenza di un adeguato sistema di incentivazione.

Interessante notare che i proprietari con reddito superiore, più informati e con abitazioni singole o plurifamiliari, tendono a prestare maggiore attenzione a questi strumenti. Invece, chi non ha mai intrapreso lavori di ristrutturazione e non intende farlo in futuro, riconosce ai bonus un impatto limitato. Circa il 47% di loro considera le agevolazioni irrilevanti nella decisione di eseguire interventi di manutenzione e miglioramento dell’immobile. Dopo le difficoltà economiche e la riflessione sui bonus, a frenare le decisioni ci sono le complessità operative legate ai rapporti con fornitori e professionisti.

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Quanti conoscono la direttiva Case Green?

Ultimo capitolo, il livello di conoscenza della Case Green. Poco meno della metà dei proprietari, il 48%, ha dichiarato di sapere di che si tratta. Tuttavia, pur riconoscendo le opportunità legate a interventi di riqualificazione energetica e ristrutturazione degli immobili, gli italiani sembrano restii a intervenire per questa specifica leva normativa. Il 45% non è propenso a effettuare interventi di adeguamento del proprio immobile alla Direttiva EPBD (Energy Performance of Buildings Directive). Il 26% si dichiara disponibile, mentre il 27% lo farà solo se obbligatorio. Un ulteriore 18% non riuscirà a ristrutturare casa nemmeno a fronte di obblighi. Tra i lavori, spicca l’installazione di pannelli fotovoltaici. Attualmente, il 17% dei proprietari ha già installato questi impianti e un altro 40% intende farlo. C’è grande interesse, inoltre, per l’introduzione di incentivi legati alle rinnovabili, che potrebbe influenzare le decisioni del 54% di chi ancora non ha installato nulla.

L’indagine, in conclusione, ci dice che c’è ancora da fare per aumentare la consapevolezza dei proprietari sugli interventi di rinnovamento, sebbene alcune tipologie siano più avanti di altre. Aziende, professionisti e istituzioni possono unire maggiormente le forze per promuovere, anche con opportuni incentivi, una cultura della sostenibilità e della sicurezza nel mondo residenziale.

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