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Giovani a confronto per una società più solidale: l’evento di AVIS al Forum Sistema Salute


 

Essere donatori e cittadini attivi è una scelta che porta valore alla nostra vita e a quella di chi ci sta intorno. Questo il messaggio lanciato ieri, 13 novembre, dal palco della Stazione Leopolda di Firenze, nel corso dell’evento “Mettiti in gioco, dona il sangue. Giovani a confronto per una società più solidale”, organizzato da AVIS Nazionale e AVIS Regionale Toscana, durante il nono Forum Sistema Salute, rassegna curata da Koncept.

Destinatari dell’appuntamento, moderato dallo speaker Manuel Giancale, oltre cento giovani studenti fiorentini, che hanno potuto ascoltare le testimonianze di Marta Silvestre, componente della Consulta Giovani di AVIS Regionale Toscana, Margherita Galbiati, donatrice e content creator, Diego Pranzetti, componente della Consulta Giovani di AVIS Regionale Marche, Jessica Scattolin, componente della Consulta Giovani di AVIS Provinciale Treviso, e Francesco Cibecchini, medico trasfusionista.

Ad accoglierli, Bernard Dika, portavoce del Presidente della Giunta Regionale, che ha consegnato ai presenti un accorato appello: «A noi giovani dicono spesso che siamo il futuro, ma ciò non va bene, perché il futuro è il tempo che verrà. E se è così, ciò vuol dire che noi giovani possiamo fare qualcosa, ma non si sa bene quando, di sicuro non ora. Bisogna, invece, cercare di capire quanto sia importante oggi il contributo dei giovani, perché è solo nel presente che si può rendere meno incerto il futuro. Cerchiamo di capire che noi giovani siamo importanti adesso nella società, perché spesso a decidere ci sono solo gli adulti e loro hanno bisogno di averci al proprio fianco per poter costruire una comunità che sia accessibile a tutte le generazioni. Non abbiate paura di sbagliare. Fate».

L’invito a  rendere «la propria presenza significativa nelle vite degli altri» è giunto anche dal presidente di AVIS Nazionale, Gianpietro Briola, che ne suo saluto iniziale ha ricordato anche come donare ed essere volontari sia «una questione di gioia. E lo si può fare solo se siamo mossi da valori che nascono dal rispetto e dalla gentilezza». Un invito che i giovani toscani già accolgono ampiamente, come raccontato, nel corso del suo intervento, da Marta Silvestre: «Tra i nuovi donatori di Avis Toscana la fascia d’età più numerosa è quella 18-25 anni (il 30%). Degli under 25 le donne sono il 53%, tra tutti i nuovi donatori il 54%. Il 13% dei membri del Consiglio Direttivo di Avis Regionale Toscana ha un’età compresa tra i 18 e i 35 anni». Dati non scontati, ha sottolineato la volontaria, soprattutto se si guarda al trend nazionale, che parla di un costante allontanamento dei giovani dal compimento di questo gesto.

A raccontare le motivazioni che costituiscono un freno per i ragazzi è stata Jessica Scattolin: «Una delle criticità più diffuse è la paura dell’ago: ce l’ho anche io, ma mi sono imposta di superare il problema perché la mia voglia di donare era troppo più grande. Per questo, ho attuato una serie di strategie: parlare con le persone presenti, ascoltare una playlist creata apposta per il giorno della donazione, leggere un libro. Ma in realtà c’è una difficoltà ancora più grande ed è quella di iniziare. Recarsi presso il centro di raccolta, spesso, rappresenta un ostacolo insormontabile. Per questo, con il nostro gruppo Giovani, ci offriamo di accompagnare i donatori».

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Dello stesso avviso Diego Pranzetti: «Iniziare, saltare l’ostacolo, può sembrare complicato. Ma ogni paura può essere vinta se si parte dalla consapevolezza che donare tempo dà senso alla tua vita. Quando lo fai, capisci che ne vale davvero la pena». Il ragazzo, proveniente da un piccolo paese delle Marche, ha raccontato come il volontariato rappresenti, nella sua realtà, una leva su cui puntare per coinvolgere attivamente tanti ragazzi, a dispetto dello spopolamento che generalmente colpisce i piccoli comuni.

Il desiderio di coinvolgere un sempre maggiore numero di giovani è ciò che ha spinto AVIS Nazionale a sbarcare, un anno fa, su TikTok. Tra i video più interessanti pubblicati sulla piattaforma c’è quello che vede protagonista la content creator Margherita Galbiati alla prese con la sua prima donazione. Nel suo “vlog”, la ragazza mostra passo dopo passo come funziona la donazione di sangue: «AVIS ha affidato a me e alla mia agenzia una grande sfida: cercare di spiegare ai giovani che la donazione è un gesto bello e semplice. Per questo – ha raccontato la ragazza – quando si è trattato di cercare una persona che raccontasse tutto ciò in un video, mi sono proposta di donare per la prima volta, nonostante le mie mille paure. E’ stato velocissimo. mi sono sentita bene con me stessa, è stato un dono che ha dato a me tante belle emozioni».

L’evento si è concluso con una lunga sessione di domande rivolte dagli studenti al medico trasfusionista Francesco Cibecchini: il rapporto tra donazione di sangue e sport, la sospensione che deriva da tatuaggi e piercing, la possibilità di donare se si assumono psicofarmaci o la pillola anticoncezionale e molto altro ancora. Segno che, tra i giovani, è forte il desiderio di saperne sempre di più su questo gesto di solidarietà ed essere protagonisti di una società basata su valori etici e di condivisione.





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