Foto: Getty
Vivere in Italia oggi. Non facile, sia per uno stile di vita sempre più frenetico, sia perché i costi di beni e servizi si sono alzati, specie dopo il Covid.
Se in alcune città si riesce ancora a respirare riguardo alle spese fatte, diverse sono quelle che hanno costi alti, che obbligano le persone a conservare molto poco del loro guadagno mensile. Gli ultimi dati aggiornati sulle 10 città più care d’Italia per spese medie mensili sono stati rilasciati dall’Unione nazionale consumatori (Unc), che ha stilato la graduatoria riprendendo i dati dell’Istat sull’inflazione relativi al mese di agosto. Quale è la città più cara d’Italia per vivere? Scopriamolo.
Inflazione, i dati di settembre 2024
Guardiamo, però, in primis, i dati sulla variazione dei prezzi al consumo relativi al mese di settembre, gli ultimi calcolati dall’Istat. Secondo la classifica, c’è Bolzano in testa con un +1,8%, seguita da Parma (+1,7%) e Rimini (+1,5%), a parimerito con Napoli. Fuori dal podio Padova (+1,4%), mentre chiudono la top-10: Genova (+1,3), Trento, Cagliari, Trieste e Roma (tutte con un +1,1). Tra le località più virtuose ci sono Ancona e Torino (entrambe 0,4%), Livorno (0,2%), Campobasso (0%), Potenza (-0,2%) e Aosta (-0,4).
Città più care d’Italia classifica 2024
Dall’Unione nazionale consumatori, ecco la classifica di agosto con i dati Istat.
La città di Bolzano in Alto Adige con il campanile del Duomo, le Dolomiti e la ruota panoramica. Foto: Getty
1. Bolzano (Alto Adige) – 724 euro
Qual è la città più cara d’Italia? Bolzano è ancora in testa alla classifica. Il capoluogo di provincia dell’Alto Adige è quello che ha registrato l’inflazione maggiore nel mese di agosto, un +2,5%, e registra anche la maggior spesa aggiuntiva su base annua, equivalente a 724 euro a famiglia. Insomma, chi vuole vivere a due passi dal confine con l’Austria, per godersi le montagne, sappia che i costi sono molto cari e che bisognerà trovare un lavoro proficuamente remunerato per sopravvivere ai duri costi del capoluogo.
Foto: Getty
2. Siena (Toscana) – 536 euro
Dall’Alto Adige alla Toscana. Di poco sotto Bolzano c’è Siena, che si prende la medaglia d’argento nella classifica delle città più care d’Italia. La località nota per il buon vino, il buon cibo, la banca Montepaschi e il famosissimo Palio, di scena a luglio e agosto, ha subìto tre mesi fa un forte rialzo dei prezzi, alla pari con Macerata, che si attesta al 2,1%, determinando un incremento di spesa annuo pari a 536 euro per una famiglia media.
Foto: Giovanni Mocellin/Pexels
3. Trento (Trentino) – 530 euro
Il Trentino-Alto Adige, per l’Istat, è la regione più cara d’Italia. Quella con l’indice dei prezzi al consumo più alti (+1,8% a settembre). Il suo capoluogo, Trento, è la terza città più cara d’Italia, considerando anche che ad agosto ha avuto un rialzo dell’1,8% e portato una spesa supplementare pari mediamente a 530 euro annui. Insomma, chi vuole vivere a due passi da Piazza Fiera, fare le passeggiate in montagna e vivere una vita nella località a due passi dalle Dolomiti, sa che le spese non sono indifferenti.
Foto: Paolo Boaretto/Pexels
4. Rimini (Romagna) – 462 euro
Se si guarda alla Romagna, fuori dal podio delle città più care d’Italia c’è Rimini, che nel mese di agosto ha registrato un rialzo dei prezzi al consumo dell’1,7%, pari a 462 euro. La vita lungo la costa Adriatica, nella regione del divertimento, è insomma cara.
Balminder Kaur e Serena Koi/Pexels
Al quinto posto dalla classifica delle città più care d’Italia per prendere casa o avviare un affitto ci sono due località venete: i capoluoghi di regione Treviso e Padova. Entrambe, ad agosto scorso, hanno registrato una variazione dell’1,7% sui beni e servizi, raggiungendo la cifra salata di 437 euro al mese.
Foto: Ansa
6. Parma (Emilia) – 435 euro
Con due euro in meno rispetto a Treviso e Padova, si è potuto vivere a Parma lo scorso agosto. La località emiliana ha registrato una variazione dell’1,6% e una spesa di 435 euro, attestandosi così al sesto posto delle città più care d’Italia. Ci vuole il portafoglio pieno, insomma, per vivere a due passi dalla Basilica di Santa Maria della Steccata e dal Teatro Regio, oltre a godersi del buon cibo tra parmigiano e prosciutto.
Foto: Getty
7. Macerata (Marche) – 423 euro
Lo scorso agosto è risultato caro vivere anche nelle Marche, in particolare nel capoluogo di provincia Macerata, che ha subìto lo stesso rialzo di prezzo di Siena. Complice anche il Macerata Opera Festival, il noto festival dell’opera lirica, i prezzi sono schizzati e hanno subìto una variazione del 2,1% rispetto al normale, con una spesa media di 423 euro.
Foto: Getty
8. Pordenone (Friuli) – 415 euro
All’ottavo posto della classifica delle città più care d’Italia, secondo la classifica dell’Unc sui dati di agosto dell’Istat, c’è Pordenone, che ha registrato un rialzo di beni e consumi dell’1,7%, portando così le spese mensili a 415 euro. È piuttosto caro dunque vivere a due passi dal Duomo di San Marco o dal Parco fluviale del Noncello.
Foto: Pexels
9. Ferrara (Emilia) – 408 euro
Al nono posto della classifica delle città più care d’Italia c’è Ferrara, che nello scorso mese di agosto ha registrato un rialzo di beni e servizi dell’1,5%, per un costo medio della vita di 408 euro. Una spesa importante per godersi stabilmente la nota città della bicicletta, ma sicuramente più equilibrata se si pensa ai costi di vita di Bolzano e Trento.
Foto: Getty
10. Imperia (Liguria) – 403 euro
A chiudere la top 10 delle città più care d’Italia c’è una località ligure: Imperia. La stessa che ha contato di un rialzo dell’1,8% nel mese di agosto, per una spesa media mensile di 403 euro. La più accessibile nel penultimo mese d’estate. Per l’occasione, così, i turisti hanno avuto modo di ammirare, senza essere costretti a cifre folli, i vari Porto Maurizio, Villa Grock, Piazza Dante il Museo dell’Olio di Oliva o i Giardini Villa Ormond.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link